Il Premio Galilei è internazionalmente conosciuto come una delle manifestazioni culturali più importanti d’Europa e si fonda solo su adesioni volontarie, specialmente, ma non esclusivamente, dei Rotary Club e dei Rotariani
Premio Internazionale Galileo Galilei dei Rotary Club Italiani
La Giuria del Premio 2024, nominata dal Rettore dell’Università di Pisa in base ad una serie di proposte del Consiglio direttivo della Fondazione, è composta dai Professori Gianvito GIANNELLI (Presidente della Fondazione), Alessandro BARBERO, Roberto BIZZOCCHI, Fulvio CONTI, Arnaldo MARCONE e Saverio SANI (Segretario del Premio). La Giuria ha designato all’unanimità l’insigne storico Werner ECK
2024
Il Premio Internazionale Galileo Galilei dei Rotary Club Italiani per la Scienza
La Giuria del Premio 2024, nominata dal Rettore dell’Università di Pisa in base ad una serie di proposte del Consiglio direttivo della Fondazione, è composta dai Professori Goffredo VACCARO (Vicepresidente della Fondazione), Annie Lou COT, Heinz-Dieter KURZ e Saverio SANI (Segretario del Premio). La Giuria ha designato all’unanimità l’insigne economista Giovanni DOSI
Prof WERNER ECK
La Giuria del Premio 2024, nominata dal Rettore dell’Università di Pisa in base ad una serie di proposte del Consiglio direttivo della Fondazione, è composta dai Professori Gianvito GIANNELLI (Presidente della Fondazione), Alessandro BARBERO, Roberto BIZZOCCHI, Fulvio CONTI, Arnaldo MARCONE e Saverio SANI (Segretario del Premio). La Giuria ha designato all’unanimità l’insigne storico Werner ECK
La Giuria, composta dal prof. Alessandro Barbero, dal prof. Roberto Bizzocchi, dal prof. Fulvio Conti e dal Prof. Arnaldo Marcone, ha designato a ricevere il Premio l’insigne studioso
Werner Eck
con la seguente motivazione (tratta dal verbale della Giuria):
La Giuria, dopo approfondita valutazione di diversi curricula è pervenuta all’unanimità a individuare nel professor Werner Eck lo studioso cui attribuire il riconoscimento.
Il professor Werner Eck, nato a Norimberga il 17 dicembre del 1939, è stato Professore di Storia Antica all’Università di Colonia dal 1979 fino al suo emeritato nel 2007.
È Officier de l’ordre pour le mérit dalla Repubblica Federale tedesca; è socio straniero dell’Accademia dei Lincei; è membro della Pontificia Accademia romana di Archeologia; è fellow della British Academy
La sua notorietà in Italia è legata alle numerose sue pubblicazioni in traduzione italiana, alla sua presenza costante nel nostro Paese per conferenze e partecipazioni a convegni e, soprattutto al suo profilo di studioso di primissimo piano di epigrafia romana, essendo stato, tra l’altro, responsabile dell’aggiornamento del volume XI del Corpus Inscriptionum Latinarum che raccoglie le iscrizioni di Etruria e Umbria. È legato in particolar modo alla scuola romana di epigrafia di Silvio Panciera (e alla scomparsa di quest’ultimo di Gianluca Gregori) e a quella pisana di Umberto Laffi.
Le sue opere tradotte in italiano sono:l
Tra epigrafia, prosopografia e archeologia. Scritti scelti, rielaborati ed aggiornati, Roma, Quasar 1996.
L’Italia nell’Impero Romano. Stato e amministrazione in epoca imperiale, Bari, Edipuglia 1999.
Augusto e il suo tempo, Bologna, Il Mulino 2000.
La sua più recente pubblicazione in lingua italiana è del 2022 e si intotola La crisi di potere dell’imperatore Traiano nella Renania romana nell’anno 97/98 analizzata sulla base dei diplomi militari.
Ampio è l’elenco completo delle sue pubblicazioni.
Attualmente dirige il Corpus inscriptionum Iudeae/Palestinae con Walter Ameling e Hannah Cotton e altri) che prevede la pubblicazione di tutte le iscrizioni rinvenute in Israele dal IV sec. a.C. sino al VII sec. d.C.
La figura di Werner Eck è parsa dunque degna di rappresentare in modo esemplare l’eccellenza degli studi sulla Storia dell’Italia che oggi si coltivano all’estero. Pertanto la Giuria all’unanimità propone che il Premio Internazionale Galileo Galilei per la Storia taliana 2024 venga conferito al prof. Werner Eck.
Pisa, 5 ottobre 2024
Prof. GIOVANNI DOSI
La Giuria del Premio 2024, nominata dal Rettore dell’Università di Pisa in base ad una serie di proposte del Consiglio direttivo della Fondazione, è composta dai Professori Goffredo VACCARO (Vicepresidente della Fondazione), Annie Lou COT, Heinz-Dieter KURZ e Saverio SANI (Segretario del Premio). La Giuria ha designato all’unanimità l’insigne economista Giovanni DOSI.
La Giuria, composta dalla prof.ssa Annie Lou Cot e dal prof. Heinz-Dieter Kurz, ha designato all’unanimità a ricevere il Premio l’insigne economista
Giovanni Dosi
con la seguente motivazione (tratta dal verbale della Giuria):
Giovanni Dosi è Professore di Politica Economica e coordinatore del Laboratorio di Economia e Management presso la Scuola Universitaria Superiore Sant’Anna di Pisa.
È un accademico di grande prestigio con una straordinaria reputazione internazionale; conduce ricerche su un notevole numero di problemi diversi e molto importanti del nostro tempo, spesso in cooperazione internazionale. È molto attivo all’estero, in istituzioni di ricerca e come consulente per le politiche economiche, in particolare le politiche tecnologiche e industriali.
Ha pubblicato un impressionante numero di articoli scientifici su importanti riviste internazionali di economia e gestione, e con grandi editori internazionali. Molti dei suoi lavori sono stati tradotti in diverse lingue.
Le sue attività di ricerca si concentrano su svariati temi quali l’economia dell’innovazione e del cambiamento tecnologico; – l’organizzazione industriale e la dinamica economica; – la teoria dell’impresa e la governance aziendale; – l’elaborazione di modelli basati su agenti e la loro applicazione in vari ambiti di ricerca; – la crescita economica e lo sviluppo socio-economico.
Dosi è uno dei primi ad aver adottato e sviluppato l’approccio “modelling basato su agenti”, che è diventato uno strumento analitico ampiamente utilizzato nelle scienze sociali. E in molti dei suoi articoli indaga anche su problemi pressanti come il cambiamento climatico, il contagio e il comportamento di gregge nei mercati finanziari, indicando come affrontarli in termini di politiche appropriate.
Gli studi che Dosi ha condotto sulle piccole e medie imprese e sul loro atteggiamento nei confronti delle innovazioni, sulle capacità organizzative e sui limiti delle imprese italiane hanno dimostrato che gli strumenti che egli ha elaborato possono anche essere adottati, con alcuni adattamenti, per indagare, ad esempio, le imprese manifatturiere indiane o cinesi e il processo di recupero nei confronti dei leader tecnologici.
Dosi è un economista innovativo, le cui idee originali non sono sempre facilmente compatibili con la “sapienza” ricevuta. Pertanto, è ancora più notevole che le sue prestazioni scientifiche, misurate da alcuni degli indici biometrici convenzionali, siano molto elevate. Il suo tipo di lavoro è considerato attraente anche per economisti con orientamenti diversi. Il notevole interesse per il suo lavoro che trascende i confini disciplinari ristretti è, tra le altre cose, ben riflesso dall’accettazione di uno dei suoi articoli nella serie di documenti di lavoro dell’NBER americano.
Infine, molti dei lavori di Dosi sono di un’immensa utilità pratica. Non sono infatti tipicamente di natura strettamente concettuale, ma si estendono a campi limitrofi e soprattutto alla gestione e agli affari.
Per tutti questi motivi che sottolineano il suo contributo eccezionale nel campo dell’economia, la Giuria ha all’unanimità designato Giovanni Dosi per il conferimento del Premio Galilei per le Scienze Economiche.
Pisa, 5 ottobre 2024




















